Probabilmente il vero protagonista della prima edizione del Terracina e-Trail Challenge. Oggi è molto frequentato da camminatori e trail-runner oltre che da mountain biker ma fino al 2018 il sentiero versava in uno stato di quasi totale abbandono. Grazie al duro lavoro di pulizia e ripristino dei biker locali si può finalmente percorrere il sentiero più scenografico del nostro territorio. Questo si snoda lungo il versante orientale di Monte Giusto e collega le zone di Santo Stefano e Ciana ed insieme a Mammolini costituisce l’anello della Via della Legna e del Carbone descritto dal Prof. Emilio Selvaggi.
Purtroppo nell’estate del 2019 il sentiero è stato interessato da diversi incendi che, pur non avendolo danneggiato, hanno lasciato dei segni ben visibili lungo il sentiero e nella vegetazione circostante.
L’inizio del trail si trova a circa 500 metri dalla Fonte di Santo Stefano direzione Monte Pilucco sulla destra della strada asfaltata subito a ridosso di una radura ben visibile. Inizia con un tratto pedalato moderatamente tecnico in leggera salita seguito da una lunga sezione scorrevole intervallata da brevi rock garden all’interno di un bosco di lecci. Uscendo dal bosco, dopo circa 600 metri dall’inizio del sentiero, si apre una spettacolare vista (ora parzialmente deturpata dagli incendi dell’estate 2019) sul Lago di Fondi e sulla costa a sud di Terracina fino a Sperlonga. Nemmeno il tempo di ammirare il panorama ed eccoci di nuovo nel bosco dal quale usciremo definitivamente dopo altri 500 metri circa che si concludono con un breve tratto pedalato ed un paio di passaggi che richiedono una certa destrezza. Siamo di nuovo fuori dal bosco, sulla nostra sinistra il panorama della Piana di Fondi e davanti noi altri 400 metri circa pedalati su fondo roccioso con tratti ghiaiosi e parzialmente occupati da massi franati sul sentiero.
La parte pedalata termina su una sporgenza di Monte Giusto rivolta a sud a circa 400 metri sul livello del mare. Da qui possiamo godere di una vista notevole che va da Sperlonga alla costa di Sabaudia. Il punto ideale dove riprendere fiato prima di affrontare la parte più dura del trail.

Gli ultimi 600 metri sono quelli più impegnativi dal punto di vista tecnico e fisico in cui perderemo gli ultimi 125 metri di quota per una pendenza media del 20% circa. Il fondo è roccioso e compatto con diversi passaggi impegnativi su gradoni e rocce affioranti che richiedono una buona padronanza del mezzo per evitare “impuntamenti”.
Concludendo il sentiero è un tipico “all-mountain” dove non mancano tratti molti scorrevoli, sezioni tecniche anche pedalate, rock garden impegnativi il tutto contornato da panorami di rara bellezza.
Dati tecnici
- Lunghezza: 2300 metri
- Dislivello negativo: 258 metri
- Dislivello positivo: 51 metri
- Conformazione: Terroso compatto con brevi tratti rocciosi nel bosco; roccioso a tratti smosso nella parte pedalata centrale; roccioso stabile con gradoni e lastroni di pietra nell’ultima parte.
- Difficoltà: Nel bosco S1 con brevissimi tratti S2; S1 nella parte pedalata centrale; prevalentemente S2 con brevissimi tratti S3 nella parte finale.
- Traccia GPX: per scaricare click con il pulsante destro sul link e premi Salva come…