Questo è forse il sentiero più utilizzato dai biker locali e sicuramente il primo tra i tanti ad essere percorso in mountain bike. Per lo più segue un vecchio sentiero indicato dai segni bianchi e rossi del CAI.
Il punto di riferimento per la partenza è la Fonte di Santo Stefano. Per raggiungere il sentiero dobbiamo prendere la strada verso destra che abbiamo incrociato 100 metri prima di arrivare alla fonte. Si tratta di una salita breve ma piuttosto ripida. Quando comincia lo sterrato possiamo indossare le protezioni perché da quì comincerà il sentiero vero e proprio.
I primi 1300 metri sono su fondo molto battuto, largo e di facile percorrenza. Non presenta difficoltà tecniche tant’è che si può quasi considerare un trasferimento. Quando il sentiero incrocia la traccia dell’oleodotto questo diventa più stretto e articolato. Siamo giunti in località Mammolini. Da questo punto in poi possiamo scegliere di proseguire sul vecchio sentiero CAI; seguire una traccia più recente che percorre una traiettoria meno diretta incrociando il sentiero CAI in tre punti; seguire una soluzione mista. Opteremo per la terza scelta.
Dopo circa 100 metri da quando abbiamo incrociato la traccia dell’oleodotto, sulla sinistra troviamo un traliccio dell’alta tensione con un segno CAI che indica la direzione del vecchio sentiero. Per seguirlo dobbiamo spingere la bici in salita per qualche metro, dopo di che possiamo rimontare in bici facendo molta attenzione perché in qualche tratto la vegetazione ha parzialmente chiuso il sentiero. Consigliamo di aggirare questo tratto proseguendo lungo la traccia dell’oleodotto lasciandoci il traliccio alla nostra sinistra. Qui il sentiero si snoda con dei facili sali-e-scendi a nord-ovest del sentiero CAI fino ad incrociarlo dopo 260 metri circa.
Dalla radura che abbiamo raggiunto possiamo avventurarci lungo il sentiero CAI in direzione sud-ovest oppure continuare sulla nuova traccia verso sud-est. Questa volta consigliamo il sentiero CAI sicuramente più impegnativo ma anche per questo più divertente. Dopo 200 metri circa questa sezione termina in un altra radura in cui è stata installata una rampa per i salti molto evidente ed aggirabile.
Lasciamoci la rampa alle spalle, percorriamo 20 metri circa fino ad un piccolo bivio. Per proseguire sul sentiero CAI dobbiamo voltare leggermente a sinistra. Questa è un’altra sezione, di 400 metri circa, prevalentemente rocciosa e abbastanza tecnica.
Ora siamo vicini alla strada sterrata della Ciana che segna la fine del percorso. La possiamo raggiungere facilmente senza fare deviazioni dal sentiero che stiamo percorrendo, in alternativa possiamo scegliere di voltare a sinistra fino ad incrociare un altro segmento di sentiero che si “tuffa” sullo sterrato con un divertente ripido finale.
Dati tecnici
- Lunghezza: 2475 metri
- Dislivello negativo: 248 metri
- Dislivello positivo: 68 metri
- Conformazione: Il sentiero si sviluppa quasi interamente nel bosco su terreno compatto e scorrevole. I tratti coperti dal vecchio sentiero CAI hanno una conformazione più rocciosa.
- Difficoltà: il 65% del percorso è S0, il 12% è S1 ed il restante 23% è S2. Evitando la parte del sentiero CAI da Mammolini in poi il coefficiente di difficoltà starà sempre tra S0 e S1.
- Mappa in formato A4: M